
Dejà vu: analisi di una manifestazione psichica. E’ un termine la cui etimologia deriva dal francese e indica la sensazione illusoria di vivere determinate esperienze non ancora accadute, per le quali si immagina che siano realmente avvenute. Tuttavia, consiste in un disturbo psicologico che è causato dall’insufficiente capacità di giudicare gli eventi vissuti nel passato legati a quelli del presente, rimanendo convinti di rivivere un episodio, percependo anche la presenza di suoni, voci e colori. Scientificamente è appurato che il dejà-vu, derivi da diversi scompensi che colpiscono diverse parti del corpo.

Nello specifico, si parla di:
- Sfera Mnestica, che equivale alla paramnesia, ovvero il ricordo vago e illusorio di determinate situazioni e luoghi, collocati nello spazio e nel tempo che sembra di vivere realmente.
- Sfera cognitiva.
- Sfera neurologica.
- Sfera emotiva.
- Sfera affettiva.
- Sfera comportamentale.
- Sfera sensoriale.
- Sfera percettiva.
- Sfera cerebrale.
E’ da specificare che questo fenomeno psicologico si presenta in quei soggetti in cui sono presenti due o più disturbi di origine diversa, definendo analiticamente il dejà-vu come un evento che avviene in comorbidità (ovvero la coesistenza di più patologie in un individuo) con altri disturbi, come ad esempio nei soggetti affetti da casi di epilessia. Oppure è presente in coloro i quali soffrono di ansia, di disturbi dissociativi, di psicosi e schizofrenia. Inoltre, il dejà-vu, si manifesta in maniera in seguito ad un sogno intenso e chiaro e che rimane presente nella memoria a lungo termine. Chi vive questi ricordi onirici, è convinto che siano estremamente reali e non il contrario. Sono delle manifestazioni che si riducono notevolmente, tendenzialmente a non manifestarsi, nell’infanzia e nell’adolescenza. Sono presenti sia nell’uomo che nella donna e si verificano in età adulta. In età senile, il dejà-vu si verifica sia in coloro che godono di buona salute mentale che nelle persone affette da Alzheimer (caso in cui il fenomeno è quotidiano e duraturo nel tempo, a causa della perdita della memori). In questo caso, succede anche che il soggetto faccia confusione tra ciò che crede di aver vissuto e quello che ha veramente visto.
Quante forme esistono? Il dejà-vu è un fenomeno imprevedibile che si basa su reazioni psichiche, somatiche, emotive e dipende dall’interazione dei soggetti con il mondo esterno. Esistono diverse forme dell’evento “già visto”. Vediamo quali:
- Dejà visitè, che consiste nella sensazione di essere stati in un luogo che realmente non è mai stato visitato, con la percezione di conoscerlo perfettamente.
- Dejà senti, dove i soggetti hanno la capacità di prevedere tutto ciò che accadrà di li a breve.
- Dejà vècu, caratterizzato dalla sensazione di ripercorrere un evento passato con la possibilità di viverlo e affrontarlo in maniera separata.
- Jamais vù, che è l’opposto del dejà-vu dove il soggetto è totalmente estraneo ai fatti realmente avvenuti.
Dejà vu: analisi di una manifestazione psichica. In conclusione, il dejà-vu, è inteso come l’alterazione di un ricordo, a causa di “un’errore di sistema della memoria”, falsato dall’emotività e dalla sensibilità del soggetto che lo vive.
L’immagine di copertina è stata realizzata dal fotografo Threeelements.